Descrizione
Il Gruppo cultura in collaborazione
con l’Associazione Sarre2Mila8 di Sarre,
ha il piacere di invitarvi
Sabato 31 maggio 2025, alle ore 16:30
Saletta Paolo Chasseur – (cortile interno del Municipio)
all’evento
Châtillon ricorda Don Prospero Duc a 80 anni dall’uccisione
Interverrà Luigino Vallet e sarà cura di Ezio Bérard presentare il suo libro con la partecipazione del poeta Umberto Druschovic
Don Prospero Duc, originario di Châtillon, giovane parroco della parrocchia di Chesallet, (Sarre), la sera del 19 aprile 1945, fu ucciso da due militi fascisti nella canonica. Molto amato dai parrocchiani per le sue coraggiose prese di posizione contro il regime fascista, la sua attenzione ai giovani, la sua vicinanza e la sua generosità nei confronti delle famiglie più povere, Don Duc era accusato di aver chiesto ed ottenuto la liberazione di una trentina di padri di famiglio, incarcerati per rappresaglia, che con molta probabilità sarebbero stati uccisi, e di aver mantenuto sempre un comportamento esplicitamente ostile al regime fascista. Nel 2023, a Don Duc è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e consegnata al Comune di Châtillon il 19 aprile 2024.
«C’è la storia più conosciuta, ed è quella studiata sui libri di scuola, ma dentro a questa storia ce ne sono molte altre, che si sono svolte vicino ad ognuno di noi, nella nostra regione, nella nostra comunità, nelle nostre famiglie. Con questo progetto abbiamo voluto raccogliere le ultime preziose testimonianze delle persone anziane che avevano conosciuto Don Duc o ne avevano sentito parlare in e ricordarlo agli abitanti di Sarre e a tutta l’opinione pubblica. Dal febbraio 2024, abbiamo avviato questo progetto, si è creato un gruppo tra i rappresentanti dei quattro enti proponenti, che, in modo totalmente volontario, hanno realizzatoun programma completo e interessante. In questi tempi tormentati e confusi crediamo sia importante sostenere il messaggio potente che ci ha lasciato Don Duc: non cedere alla violenza e alle ingiustizie e avere sempre il coraggio di dichiarare e difendere i valori della giustizia e della generosità verso il prossimo, senza i quali non può esserci un vivere civile. (Luigino Vallet)